I profumi d’amore inebrieranno I nostri corpi
Un mio vecchissimo racconto._________________________
Morgana ha 20 anni, le piace camminare in punta di piedi, un po’ per non farsi sentire, un po’ perché lo reputa elegante.
Vive a Roma da un anno, studia filosofia e le piace molto fare lunghe passeggiate al parco.
E’ estate, sono le otto di sera, attraversa il parco vicino casa per rientrare ed organizzare la cena con quei pochi colleghi di università rimasti per la sessione estiva. Le borse della spesa non pesano molto, ma visto che ha tempo decide di sedersi un po’ sull’erba e rilassarsi un attimo. Il periodo degli esami è appena finito, ma lo stress è ancora tutto accumulato.
Seduta li sull’erba, poco vicino, c’è una ragazza con un piccolo cagnolino. Morgana ama i cani, ne ha uno a Genova, a casa dei suoi genitori. Silvia, la padrona del cane, urla a Nora (il cane) di non disturbare. Morgana subito sorride e prende il piccolo cane tra le braccia.
Silvia si avvicina a Morgana e si presentano. Silvia ha 25 anni, vive a Roma da 7 anni, studia anche lei filosofia.
Non si sono mai incrociate.
Iniziano a chiacchierare dei professori, degli esami e dell’università.
Si scambiano i contatti fb e i numeri di telefono.
Morgana rientra a casa, ha qualche pelucco addosso di Nora e un sorriso sulle labbra.
Inizia a cucinare con in sottofondo i Jefferson Airplane, vive sola in un piccolo loft che i genitori le hanno comprato.
Sono le 21.30 Matteo, Anna e Cristina sono arrivati… la musica continua ad accompagnare la serata, il mood è quello estivo e un po’ giocoso di fine esami. Morgana continua ad avere per tutta sera il sorriso che Matteo nota dai primi momenti.
La cena finisce e tutti sono sul balcone a chiacchierare del più e del meno.
Matteo si gira di scatto verso Morgana e le chiede “Ma… questo sorriso a cosa è dovuto?”.
La ragazza fa un balzo e chiede “che sorriso?”.
Matteo risponde “è tutta sera che ti vedo sorridere, è un’espressione fissa, leggera, devi raccontarci qualcosa?”
Morgana riflette un attimo e in un primo momento non capisce, subito dopo le salta in testa l’immagine di Silvia e Nora.
Risponde “nulla, ho incrociato una ragazza con un cane tenerissimo oggi al parco”
Matteo: “ragazza – con un cane – tenerissimo”
Morgana: “sì, sì”.
La serata si conclude alle 3. Morgana va a dormire appena gli amici vanno via. Nessun sogno per lei quella notte.
Sono le 11, si sveglia per via del caldo e del lamentio di un cane sul pianerottolo. Guarda dallo spioncino e trova Nora, ma Silvia non c’è.
Apre, Nora entra e subito dopo Silvia si presenta sull’uscio, osserva Morgana, entra in casa senza dire nulla. Tra le due c’è solo del silenzio.
Silvia si avvicina sempre di più alla ragazza, chiudendo dietro di se la porta.
Tira fuori dalla borsa una corda, prende con forza i polsi di Morgana, li lega.
Prende un’altra corda, più ruvida e benda e imbavaglia la ragazza.
Morgana ora è su letto, immobile e incredula. Nora è fuori dalla camera, Silvia invece è sopra la ragazza.
La morde
La sfiora
La graffia
Silvia è piccola, ma un fascio di muscoli, è forte e la forza che impone sul corpo di Morgana è eccitante.
Silvia sussurra a Morgana di restare immobile, ferma, di non muovere per nessuna ragione nemmeno un muscolo.
….
Morgana adesso non ha più la fascia di corde sugli occhi e in bocca, non ha nemmeno le mani legate.
E’ “libera”…
Accanto a lei Silvia la osserva, la fissa e poi la bacia.
Morgana è ancora eccitata, le due si abbracciano e senza imbarazzo si rivestono, Nora entra in camera da letto, “adesso andiamo al parco” dice Silvia, “viene anche Morgana con noi”.
Le corde ancora sul letto, qualche piccolo segno che sta per svanire sulle labbra di Morgana, due grandi sorrisi, Nora e quel parco…
