APOLOGIA DEL DOLORE

*******nman Uomo
132 Post
Per quel poco di esperienza che possiedo io, posso dirti semplicemente che le mie fantasie di sadico devono trovare un riscontro di piacere dalla parte opposta, altrimenti non proverei piacere io stesso nella loro realizzazione, per fortuna le mie esperienze fino ad ora rientrano tutte in questa "corrispondenza".
Se una partner non si sente già attratta a livello anche solo di idea non sperimentata, personalmente non le propongo neanche di provare, se poi comunque è lei stessa invece a dirmi attivamente di voler provare mi sta bene, si inizia gradualmente e poi ci si può fermare subito oppure andare avanti.
********o_60 Uomo
38 Post
Citazione di *******fun:
@******ka3 non esageriamo.
Io sono masochista e consoci molto masochiste. Non ci hanno ancora bruciate sul rogo 🤣
. Non vi hanno ancora bruciate sul rogo in quanto prima dovete essere arrestate, dovete confessare sotto tortura di essere masochiste. 🤣 E se il masochista fosse un maschio anche lui sul rogo ?
Personalmente la pratica del dolore non la gradisco molto,ma il legare il proprio partner sessuale lo trovo molto eccitante,anche se personalmente ritengo sia bello per aumentare l'eccitazione e il senso di sottomissione di chi viene legato,ma dopo di che a me piace liberare il partner per permetterr a lei di dare libero sfogo alla sua eccitazione sicuramente amplificata dal periodo di sottomissione legata 😜
**********vanza Uomo
110 Post
Citazione di ******ka3:
@********o_60 le donne masochiste ci sono e ne ho conosciute, ma purtroppo in un'epoca in cui si cerca di fare sensibilizzazione sulla violenza sulle donne, il "masochismo femminile" viene visto praticamente come un tabù e le donne masochiste vengono viste quasi come "traditrici"

Ho visto anche io che in certi contesti il "masochismo femminile" viene trattato come pesante tabù perché contraddice ( ma solo apparentemente) la necessaria sensibilizzazione sulla violenza sulle donne. Quindi in questi contesti semplicemente non esiste ne può esistere.

Ma la realtà è che si fa confusione ( credo anche volutamente) tra violenza sulle donne ( che è sempre da condannare e prevenire) e la scelta consapevole e consensuale di diverse donne a cui oggettivamente piace ( dopo averlo provato e sempre in modo consensuale) un certo grado di disagio/ dolore fisico in ambito sessuale.

Voglio dire che nella mia esperienza ( di uomo dominante ed anche con un certo grado di sadismo controllato) ci sono diverse donne che SCELGONO pratiche masochistiche perché le soddosfano profondamente.

Questo sempre e solo scegliendo loro stesse (e molto bene) che cosa, chi, quando e se fare una cerca cosa oppure no.

Soprattutto scelgono sempre loro quando fermarsi ed il/la partner SI FERMA perchè stiamo parlando di BDSM e non NON DI VIOLENZA!

A mio avviso, un comportamente del genere può e dovrebbe essere visto come una possibilità di ulteriore emancipazione femminile ( ovviamente per quelle donne che lo vogliono, non come obbligo).

Come è già stato detto da altr*, in tutto questo non dovrebbe centrare per nulla nessuna moda.
Fare BDSM ( o anche bondage) perché "lo fanno tutti" oppure perchè "è figo" ma senza che la pratica piaccia soggettivamente secondo me è sempre una cosa che non funziona e crea problemi ( anche se poi, in pratica, molte persone ci provano lo stesso ... )
**********vanza Uomo
110 Post
Citazione di ******hoc:
Ma domenica mattina ha voluto provare qualche pratica di verberazione. Cosa che non mi è piuciuta per niente. Non avendo la pelle caucasica, i segni che lui si aspetterebbe di vedere su di me non sono facili da ottenere. L'ho invitato a farlo con un'altra. Non c'è trippa per gatti!

Aggiungo solo una considerazione molto personale.

Magari mi sbaglio, ma dalle tue parole mi sembra di capire che il motivo principale che spinge il tuo partner a praticare la verberazione sono il lasciare dei segni sulla pelle. Nulla di male, ma faccio presente che esisteono anche altre motivazioni, ossia altre "intenzioni" nel fare verberazione attiva.
Nella mia esperienza, queste diverse "intenzioni" hanno un grande impatto psicologico quindi possono cambiare totalmente l'esperienza vissuta da chi subisce la verberazione, sia positivamente che negativamente.

In altre parole, la parte psicologica della verberazione ossia le espettative, le emozioni durante, prima e dopo, l'attenzione verso chi subisce ( oppure la scelta voluta di non prestare attenzione, di fare cadere dall'alto la prativa ) possono fare tutta la differenza tra una esperienza complessivamente piacevole o spiacevole.

Ma sopra ogni altra cosa, non è affatto detto che la verberazione sia una pratica che debba piacere.

Ora che tu hai provato, ed hai capito che non ti piace, amen.
Non ci sono obblighi, ci mancherebbe !
******hoc Donna
252 Post
Creatore argomento 
Citazione di **********vanza:
Citazione di ******hoc:
Ma domenica mattina ha voluto provare qualche pratica di verberazione. Cosa che non mi è piuciuta per niente. Non avendo la pelle caucasica, i segni che lui si aspetterebbe di vedere su di me non sono facili da ottenere. L'ho invitato a farlo con un'altra. Non c'è trippa per gatti!

Aggiungo solo una considerazione molto personale.

Magari mi sbaglio, ma dalle tue parole mi sembra di capire che il motivo principale che spinge il tuo partner a praticare la verberazione sono il lasciare dei segni sulla pelle. Nulla di male, ma faccio presente che esisteono anche altre motivazioni, ossia altre "intenzioni" nel fare verberazione attiva.
Nella mia esperienza, queste diverse "intenzioni" hanno un grande impatto psicologico quindi possono cambiare totalmente l'esperienza vissuta da chi subisce la verberazione, sia positivamente che negativamente.

In altre parole, la parte psicologica della verberazione ossia le espettative, le emozioni durante, prima e dopo, l'attenzione verso chi subisce ( oppure la scelta voluta di non prestare attenzione, di fare cadere dall'alto la prativa ) possono fare tutta la differenza tra una esperienza complessivamente piacevole o spiacevole.

Ma sopra ogni altra cosa, non è affatto detto che la verberazione sia una pratica che debba piacere.

Ora che tu hai provato, ed hai capito che non ti piace, amen.
Non ci sono obblighi, ci mancherebbe !

Beh sicuramente non eravamo preparati entrambi sia mentalmente che fisicamente. Probabilmente non era nemmeno il momento giusto, visto che avevo passato tutta la notte legata e scopata in tutti
i modi possibili, forse ero stanca! chissà....
Ad ogni modo come partner sono stata aperta di mente, ho voluto provare ma non è andata su quel piano, ma non gli impedisco di sperimentare con altre, non è detto che ci trovi sempre in sintonia su tutto con il partner. Ci sono molte variabili aleatorie quando ci si appresta a fare una pratica, non meno il fatto che non piaccia.
******hoc Donna
252 Post
Creatore argomento 
Io condanno (anzi tutti lo facciamo! almeno spero la violenza) sia su uomo che donna. Io frequento poco certi ambienti quindi non posso confermare questa "demonizzazione" della donna masochista di cui accennate. Io non la vedo molto diversa da quella verso l'uomo masochista a cui vengono affibiati i peggiori appellativi.
Quello che posso sicuramente dire per esperienza è che a volte dietro certi "Si" e al consenso si nasconde un'infinita catena di "No".
Non credo che tutti nel mondo abbiano un self control cosi encomiabile.
Se io ho la forza di dire no al mio partner in certe pratiche, non escludo che altri non abbiano la forza e corraggio di fare altrettanto e li! le sottili grinfie della violenza entrano in gioco. Li sta al Dominante capire se e dove sta la sottile linea, attraverso gli occhi o atteggiamenti etc no?🤔
**********vanza Uomo
110 Post
Citazione di ******hoc:
Io condanno (anzi tutti lo facciamo! almeno spero la violenza) sia su uomo che donna. Io frequento poco certi ambienti quindi non posso confermare questa "demonizzazione" della donna masochista di cui accennate. Io non la vedo molto diversa da quella verso l'uomo masochista a cui vengono affibiati i peggiori appellativi.

Anche io li frequento poco, per scelta.
Però si, probabilmente hai ragione a paragonare le due "demonizzazioni" che in fondo possono essere anche due facce della estrema difficoltà ( per non dire la negazione piena) del fatto che possano esistere persone che sono sia masochiste che consapevoli di esserlo e che si vivono questa loro "caratteristica" in un modo abbastanza sano e consapevole, insomma che non sono patologiche ( nel senso psichiatrico).
Ma pure l'esistenza di persone che che hanno dei tratti sadici ma che non sono patologiche è un altro bel taboo per la "media" delle persone, no credi ?

Citazione di ******hoc:

Quello che posso sicuramente dire per esperienza è che a volte dietro certi "Si" e al consenso si nasconde un'infinita catena di "No".
Non credo che tutti nel mondo abbiano un self control cosi encomiabile.

Altra questione molto pertinente : un "si" non è vero consenso se non è veramente consapevole ed anche molto informato. Per alcuni/e ed in alcune circostanze il "si" è detto con relativa leggerezza.
Poi quando i giochi iniziano le cose si fanno intense, ovviamente ci sta perfettamente dire un "no", per qualsiasi motivo ed in qualsiasi momento. Anche questo fa parte del consenso del BDSM che non significa MAI carta bianca ma che deve poter essere fermato in ogni momento a sola discrezione di chi subisce, e senza timori o paure.

Sempre perché stiamo parlando di BDSM e NON di violenza.

Citazione di ******hoc:

Se io ho la forza di dire no al mio partner in certe pratiche, non escludo che altri non abbiano la forza e corraggio di fare altrettanto e li! le sottili grinfie della violenza entrano in gioco. Li sta al Dominante capire se e dove sta la sottile linea, attraverso gli occhi o atteggiamenti etc no?🤔

Esattamente, questa è una delle responsabilità del dominante ( nelle dinamiche BDSM).
Ovviamente non è un compito facile capire quando fermarsi, ci vuole sia sensibilità che intelligenza che prudenza. Ed anche l'esperienza del/della Dom fa una bella differenza in questo.

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Dico tutto questo, ovviamente, senza voler dare regole ne giudicare, ma solamente in base alla mia esperienza personale ed al mio ( opinabile) pensiero.
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