APOLOGIA DEL DOLORE

******hoc Donna
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APOLOGIA DEL DOLORE
Spinta un po' da Joy, questo weekend ho voluto lasciare spazio al mio partner di realizzare una sua fantasia. Ci conosciamo da tempo e mi fido di lui. Abbiamo sempre fatto del sesso alquanto intenso perciò esplorare mi sembra un naturale proseguo della nostra vita sessuale.
Mi ha legato le mani dietro alla schiena e sono stata sua tutta la notte... Come, quando e per quanto voleva lui... Devo dire la situazione mi è piaciuta molto.
Ma domenica mattina ha voluto provare qualche pratica di verberazione. Cosa che non mi è piuciuta per niente. Non avendo la pelle caucasica, i segni che lui si aspetterebbe di vedere su di me non sono facili da ottenere. L'ho invitato a farlo con un'altra. Non c'è trippa per gatti!

Perciò vorrei da voi (chi vuole) un discorso concreto sulla bellezza del "dolore" inflitto/ricevuto.
Io non sono riuscita a percepirla domenica mattina...
Non mi fa impazzire legare le donne
Io non apprezzo il dolore, lameno sopra un certa soglia.
Questa è una cosa che mi piace molto,condivido tutto in pieno
Un po’ di dolore ci sta senza esagerare, legare non ho mai provato e non so se mi piacerebbe, ho fatto provare un po’ di soffocamento durante un fellatio, e alla mia partner è piaciuto molto, e ha fatto godere molto me
Il rapporto col dolore non è semplice.
È una pratica che la si deve amare anche dal punto di vista psicologico a mio parere.
Io amo quando mi infliggono dolore (nel giusto ovviamente,nei limiti della mia sopportazione e soglia del dolore).
Legare la partner è una delle pratiche che più mi piacciono...e l'idea della notte mi ha colpito, penso che prenderò spunto
*******fun Donna
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Come ogni cosa, deve piacere e bisogna esserne convinte/i.
Hai fatto bene a sperimentare e sopratutto a dire “non fa per me”.
Sembra banale ma mica riesce chiunque.

Sono molto felice per le vostre sperimentazioni 🫶🏼
Io che ho più volte elargito doloro ma sempre con senno,e proporzionatamente al desiderio di chi ha desiderato riceverlo,ed ho anche sperimentato riceverne su di me,penso che sia una questione di eccitazione mentale,più si è coinvolto più il corpo inizia a trarre del dolore una sensazione anche di piacere ,ma la mente deve essere disposta e coinvolta.
******hoc Donna
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Grazie a tutti per commenti.
@****x96 Immagino che la componente psicologica la faccia da padrone.

@*******fun "mica riesce chiunque" intendi a dire di "no"?
In genere non amo il dolore, inflitto da altri. Detto questo, anche stare legata tutta la notte è doloroso ma mi è piaciuto.
Sulla mia pelle i segni non si vedono subito o facilmente, probabilmente ha esagerato nell'intento di vederli su di me, passando quella che è la mia soglia limite
******hoc Donna
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Citazione di ******o95:
Legare la partner è una delle pratiche che più mi piacciono...e l'idea della notte mi ha colpito, penso che prenderò spunto

Se al/alla partner piace😉 Noi ci siamo divertiti un sacco.
@******hoc si,per me la componente psicologica gioca un grande ruolo... fondamentalmente non so dirti a cosa sia legato il mio legame col dolore,però quando l'ho scoperto fin dall'età giovane non ne ho più fatto a meno
******ka3 Donna
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Sono d'accordo con quanto già scritto da @*****ub2
Infatti, prima di una sessione, cerco sempre di conoscere l'altra persona e capirne gusti e limiti. Prima di giocare con un sub, insisto sempre su hard limits, safeword e sulla comunicazione in generale, proprio perché certe pratiche SM possono essere pericolose, se non c'è un'adeguata comunicazione.
Oltre a ciò che ha già scritto @*****ub2 in merito al coinvolgimento mentale, aggiungerei anche che ciò che può rendere eccitante il dolore sia per il sub sia per il Dom è l'adrenalina che si prova durante il gioco.
Ho sempre pensato che giocare con il dolore (sia fisico sia psicologico) sia come camminare in equilibrio lungo una corda su uno strapiombo. La corda rappresenta il consenso e lo strapiombo rappresenta la prevaricazione vera e propria. Ho scelto questo paragone perché quando si gioca con il dolore, si gioca ai limiti, intesi sia come limiti di sopportazione per il sub sia come limiti della violenza.
*******fun Donna
956 Post
@******hoc no no, mi riferisco più al dire che una cosa non piace.
Vedo spesso, soprattutto gente giovane, come sforzarsi di farsi piacere pratiche BDSM come fosse necessario.
Per fortuna su i no, quelli preferisco pensare che conosce gente che lo sappia dire.
@*******fun il BDSM è di moda e si pagno i pro ed i contro di un femomeno quasi di massa.
*******fun Donna
956 Post
Come per ogni cosa. Succede lo stesso negli sport e in molte attività sociali e non.
******ka3 Donna
32 Post
@****ere non penso sia tanto una questione di moda, quanto una questione di aver paura del giudizio della parte Top. Tra persone giovani che inizialmente sperimentano la parte bottom è una cosa molto comune purtroppo, come ha giustamente detto @*******fun . In dinamiche di coppia, magari si ha paura che il partner Top possa reagire male, arrabbiarsi, lasciarli o, peggio, diventare violento.
Inoltre, in contesti più strettamente legati al BDSM, c'è anche da dire che molto spesso ci sono quei Dominanti che se ne approfittano e cercano di manipolare i neofiti facendo loro credere che sono di indole sub, che devono fare determinate pratiche necessariamente, che sono troppo giovani per essere Dom e devono inizialmente essere sub e altre cazzate simili. Pertanto, spesso questi neofiti si ritrovano a ricoprire un ruolo che non li appartiene.
******hoc Donna
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Citazione di *******fun:
@******hoc no no, mi riferisco più al dire che una cosa non piace.
Vedo spesso, soprattutto gente giovane, come sforzarsi di farsi piacere pratiche BDSM come fosse necessario.
Per fortuna su i no, quelli preferisco pensare che conosce gente che lo sappia dire.
Ah capisco cosa intendi.
Beh per i giovani potrebbe essere legato ad un'educazione al si. Hanno sempre ricevuto si per ogni cosa, alcuni portrebbero emularlo nell'età adulta, ma non voglio spingermi a fare supposizioni.
La gente imita o si sofrza di fare cose solo per sentirsi partecipe attivamente o consocere una "cultura" che li possa far sentire inclusi in un discorso di comunita'.

Molti ammirano gli originali ma non sann oceh l'origianlita' si paga con la solitudine.
Non tutti sono i ngrado di sopportare di essere soli e arrivano a fare scelte anceh contrarie ai propri principi per tentare di uscire da una condizione di dolore.
Cio' non significa che chi fugge dal dolore sia rispettoso del dolore o del male che possono fare ad altri pur combattendo una battglia "giusta".
*******ura Uomo
201 Post
Citazione di ****ere:
La gente imita o si sofrza di fare cose solo per sentirsi partecipe attivamente o consocere una "cultura" che li possa far sentire inclusi in un discorso di comunita'.

Molti ammirano gli originali ma non sann oceh l'origianlita' si paga con la solitudine.
Non tutti sono i ngrado di sopportare di essere soli e arrivano a fare scelte anceh contrarie ai propri principi per tentare di uscire da una condizione di dolore.
Così si rischia di metterla troppo "alta".
Il BDSM può essere popolare qui dentro, ma la maggior parte considera certe pratiche "eccessive".
Poi ci sta anche che molti siano condizionati dalla pornografia, quindi vedere certi giochi in dei video porta a uno spirito di emulazione. Come se non si possa fare sesso senza un paio di frustate, o esibendo un corpo perfetto, durando tempi olimpionici ecc...
Ma queste sono delle fantasie. La verità è che ci confrontiamo sempre con delle persone, con le loro qualità, le loro fragilità e dei desideri da voler realizzare.
Secondo me anche il dolore è qualcosa che va esplorato per chi ne sente la voglia, osservando se questo ci dà piacere, se ci emoziona e se ci fa essere più liberi. Ognuno ci arriva secondo le sue caratteristiche e si ferma dove ritiene opportuno.
Il rischio è invece quello di crearsi dei miti perché si è visto qualche video o letto qualcosa e allora magari ci si sente un dom o un sub. Credo che queste cose eventualmente vadano determinate relazionandoci in delle situazioni concrete.
Come dimostra l'esperienza di @******hoc da cui nasce questa discussione.
*******fun Donna
956 Post
@******ka3 ls dinamica che racconti è ovunque.
Ahimè la gente che si sente esperta, solitamente ha bisogno di dimostrarlo e farlo con chi è completamente inesperto è semplice, che sia top o bottom in realtà.
********o_60 Uomo
38 Post
Non so dire quante ma molte donne hanno in indole sottomessa fra le “lenzuola” Lato che spesso non sanno di avere. Sta al partner far emergere questa tendenza e coltivarla. Lo stesso vale anche al contrario. Dal lato sottomesso al lato masochistico c’e pero differenza. In tanti anni di conoscenze, non ho mai conosciuto una donna masochista. Detto ciò, confermo di non avere una esperienza sul campo che va più in là di una strizzata controllata ai capezzoli, odi una o più sculacciate. Devo anche dire che le strizzata ai capezzoli hanno sempre dato per riscontro un che ... che dal dolore al misto piacere. Un qualcosa che secondo me ha sempre lasciato un piacevole effetto ma non a sufficienza da richiedere un “approfondimento” da parte di chi lo ha subito o forse da parte mia è mancata per paura la voglia di continuare Credo che provocare dolore sia semplice, ma senza il supporto sessuale tutto svanisce.
******ka3 Donna
32 Post
@********o_60 le donne masochiste ci sono e ne ho conosciute, ma purtroppo in un'epoca in cui si cerca di fare sensibilizzazione sulla violenza sulle donne, il "masochismo femminile" viene visto praticamente come un tabù e le donne masochiste vengono viste quasi come "traditrici"
*******fun Donna
956 Post
@******ka3 non esageriamo.
Io sono masochista e consoci molto masochiste. Non ci hanno ancora bruciate sul rogo 🤣
******hoc Donna
253 Post
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@******ka3 Ma io invece credo che oggi le donne masochiste siano alla ribalta.
Dopo il film delle 50 sfumature sul non so che😅 si è scoperto la magia! Ad alcune donne piace essere dominate, e sono pure masochiste.
La violenza, sia sulle donne che sugli uomini è tutt'altra cosa...
Non conosco molto le dinamiche del BDSM spinto, ma come in tutte le cose credo che il limite sia labile.... dipende fin dove ci si addentra nei neandri del dolore e fin dove il consenso "Si" prossegua o diventi "No"
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