Come uno squalo, come uno sconosciuto…

*******fun Donna
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Come uno squalo, come uno sconosciuto…
Claudia e Gabriele sono appena usciti da una festa.
Ultimo giorno di lavoro prima delle vacanze estive di lei e l’azienda ha festeggiato i 10 anni.
Anche Gabriele è tra gli invitati.

Alcool, musica, colleghi e tante chiacchiere.

La coppia decide di andare a casa intorno all’una e trenta.
Piove.
Fanno una corsa verso l’auto e quasi zuppi si infilano al volo.
Gabriele mette in moto e intanto l’acquazzone termina all’improvviso, decide così di non andare a casa e durante il tragitto svolta.
Claudia lo guarda e chiede subito “Ma dove stiamo andando?”.
Lui risponde “Tu non preoccuparti” e dopo qualche minuto si ferma lungo una strada deserta e con pochissime macchine parcheggiate. Claudia conosce la zona, andava li all’università, e sempre li che ha conosciuto Gabriele 8 anni prima.

Lui scende dall’auto lasciando il finestrino leggermente aperto e chiude a chiave.
Lei è li dentro e non capisce granché, si chiede cosa voglia fare lui e lo segue con lo sguardo. Ad un certo punto lo perde di vista, qualche secondo dopo sente vibrare sotto il sedile.
E’ il suo telefono e la notifica dice “togli le mutandine”.
Claudia pensa di capire quale sia il gioco ed esegue.

Subito dopo scrive “Ma dove sei?”, lui risponde “Tu non preoccuparti, ti vedo io”.
Lei è in macchina e si gira e rigira guardando davanti, a destra e sinistra, ma non lo vede da nessuna parte. E’ un po’ agitata e sente freddo perché i vestiti le si stanno asciugando addosso.

“Mandami una foto, voglio vedere che sei nuda sotto”.
Lei risponde al messaggio direttamente con la foto scattata col flash sotto la gonna umida.
“Brava” risponde lui… “occhio che sta per arrivare un tipo, spogliati del tutto”.
C. “No”.
G. “Fallo”.
Lei continua a rispondere di no, che ha freddo, vergogna e non capisce il senso della cosa, è un po’ come una bambina che scalcia e fa i capricci e lui lo percepisce. Continua ad osservarla, mentre il tipo passa allungando lo sguardo, ma andando via dritto.
“Spogliati, ho detto” ripete lui.

Claudia cede e si spoglia, probabilmente convinta dal fatto che l’estraneo è andato via e che in quella strada sembra davvero non passare nessuno.
Poco dopo una coppia di ragazzi si avvicina, Gabriele la allerta ancora e lei si poggia i vestiti addosso, per coprirsi, ma i ragazzi sono addirittura dalla parte opposta della strada, nemmeno fanno caso al fatto che in quell’auto ci sia una persona.
“Sta passando un’altra persona, fatti vedere nuda!”.
Gabriele riesce a osservare che stavolta fa scivolare i vestiti e si siede comoda sul sedile, fissando con lo sguardo la strada dritta davanti a lei.
Ha tra le cosce il telefono, che vibra ancora una volta. E’ sempre lui, questa volta le dice che al prossimo dovrà fare scivolare l’intimo fuori dal finestrino…

Passano 5 lunghi minuti, interminabili per lei e probabilmente anche per lui, che dall’angolo la osserva col cazzo duro e con la voglia di saltarle addosso.
Subito dopo finalmente arriva il terzo sconosciuto e lei fa scivolare le mutandine. Il tipo con la coda dell’occhio assiste alla scena, oltrepassa l’auto e si ferma. Gabriele è sempre in allerta.
Il tipo prosegue, come se non fosse successo nulla.
Claudia ha avuto un attimo di paura, quell’estraneo poteva farle qualsiasi cosa.

Ora è ferma, immobile.
Una figura si avvicina dal lato del conducente, la vede dallo specchietto retrovisore.
E’ Gabriele, che ha deciso di entrare in auto.
Lei tira un sospiro di sollievo, il battito cardiaco torna ad essere normale, lui la guarda e le dice “non abbiamo ancora finito”.

Sono già le due e trenta e Claudia è un po’ stanca e arrabbiata con lui, “Andiamo a casa” ripete lei.
Gabriele allunga le mani tra le cosce di lei, è completamente zuppa.
Sorride con un sorriso maligno e soddisfatto. Lei risponde con un sorriso identico a quello di lui intriso anche di complicità.
Lui si sbottona i jeans e le salta addosso dal lato del passeggero, resta in ginocchio in modo che lei possa prenderglielo in bocca.
Claudia non ci mette nemmeno 3 secondi che subito reagisce e si lascia scopare la bocca poggiando sulle natiche di lui le mani, spingendolo.
Poco dopo di spostano dietro.
Lei è completamente nuda, mentre lui è vestito, ha solo i jeans sbottonati. “Non credi sia troppo illuminata questa strada?” dice lei, “forse sì, ma non mi importa, penso che da fuori possano anche assistere allo spettacolo. Stanotte voglio che mi invidino”.
La ragazza è un po’ perplessa, ma effettivamente la cosa la eccita, l’ha sempre incuriosita a parole e forse era giunto il momento di mettere in pratica la fantasia e capire se davvero le possa piacere.

I due iniziano a scopare. Lui è sopra di lei e in lontananza spunta una figura.
Sembra un uomo e Gabriele non aspetta nemmeno un secondo per dirglielo.
Claudia reagisce ritraendosi, ma poi si lascia andare, anzi lecca il collo di lui, sapendo che quel gesto è come un tasto che monta eccitazione in Gabriele, così inizia a scoparla con più foga e forza. Lei si immagina la macchia vista da fuori, e la vede muoversi. Questa cosa la manda fuori di testa e cerca di immedesimarsi in un uomo che assiste a quella scena e incuriosito si avvicina.
Ed effettivamente è così. Lo sconosciuto reagisce bloccandosi e girando attorno all’auto.
Gabriele è in allerta, sa benissimo che potrebbe essere un rischio. Non ha mai preso parte ad una simile scena prima d’ora e sa bene che il tipo potrebbe anche reagire male.

Per fortuna no, il tipo gira attorno come uno squalo e poi si ferma distante poco meno di un metro dal finestrino. Sbircia dentro.
I due ragazzi diminuiscono il ritmo perché un po’ distratti dalla cosa.
Lo sconosciuto si infila le mani nei pantaloni e inizia a toccarsi. Allunga il collo ma non va oltre quella distanza fin quando non nota a terra qualcosa… sono le mutandine di Claudia.

Si interrompe.
I ragazzi non notano la cosa e continuano a scopare.
Gabriele è ancora sopra Claudia e si muove nuovamente con un ritmo sostenuto. Lei ansima sempre più forte, come per volersi fare sentire.
Poco dopo i due ragazzi si invertono. Ora è Claudia a stare sopra Gabriele.
Dalla sua posizione vede poco dello sconosciuto, il volto di lui viene praticamente censurato dal tettuccio dell’auto e lei non vuole nemmeno sporgersi. Nota però che adesso lui ha in mano le sue mutandine e le avvicina al volto. Intuisce che probabilmente le sta annusando.
La cosa non le fa ne caldo ne freddo, ma lo sussurra a Gabriele, che in tutto ciò è passivo e si gode il seno di lei. Il ragazzo reagisce scopandola a 90.
Claudia si lascia scopare, ma non guarda verso fuori. Forse prova vergogna o forse non vuole vedere in faccia il tipo che la sta guardando. Vuole solo immaginarselo.

Mentre Gabriele spinge la faccia di Claudia contro il finestrino posteriore le infila anche due dita in culo.
Per un attimo sgrana gli occhi, per via della sorpresa. Non ha comunque avuto il tempo di vedere il volto dello sconosciuto.
Subito dopo Gabriele si sputa in una mano prima e sul cazzo dopo e via dentro, da dietro, nel culo.
Claudia gode. E’ un suo punto debole. Quando sente la punta del cazzo li dietro non vorrebbe, ma appena entra le bastano pochi colpi che l’orgasmo non è più gestibile e viene.

Gabriele continua a spingere, sempre più forte.
I colpi che le da sono talmente forti che sbatte rumorosamente contro il vetro, tanto che lo sconosciuto fuori si spaventa anche, ma non va via, continua anche lui a toccarsi e poi viene, mentre vede il volto completamente sbattuto e sfatto di Claudia.

Lo sconosciuto va via, portandosi le mutandine di lei.

Gabriele adesso gira Claudia e guardandola negli occhi le ordina di scendere dall’auto, nuda così com’è.
Lei non vorrebbe, ma è ancora eccitata dalla cosa. Si dimena un attimo e lui la blocca prendendole i polsi. La fissa ancora una volta negli occhi, con la mano libera le sfiora la figa completamente bagnata e le dice ancora una volta di scendere dall’auto.
Claudia si oppone e Gabriele reagisce con uno schiaffo.
Lei ancora non esegue.
Lui la prende allora per i capelli. A quel punto lei inarca la schiena e alza il culo. Non aspettava altro che schiaffi e di essere presa per i capelli brutalmente. Le piace immaginarsi col trucco del tutto colato e completamente in balia di lui.
Dopo qualche minuto di resistenza decide di cedere e scende nuda dalla macchina di Gabriele.

Ora è fuori, altri estranei potrebbero passare.
Gabriele le lancia fuori le scarpe e le fa cenno di camminare in avanti.
Lei indossa i tacchi, da il fianco sinistra a lui e inizia a camminare. Qualche secondo dopo lui accende l’auto e la segue.
Percorrono tutto il viale così, fermandosi contemporaneamente a 20 metri dalla fine della strada.
Non è passato nessuno sconosciuto, ne a piedi ne in auto. Claudia è sollevata.
Il ragazzo le lancia fuori dal finestrino il vestito… lei si veste.
Quando è del tutto vestita lui apre la portiera del passeggero e le dice candidamente “serve un passaggio?”.
Claudia sorride e risponde “forse non dovrei accettare passaggi da uno sconosciuto” e sale sull’auto.
*********ntom Uomo
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Abbondanti perversioni con un pizzico di thrilling...niente male davvero...e molto buona anche la metafora dello 🦈 squalo. D'altronde se a una bella sottomessa piace il sapor dei grossi 🐟🎏 pesci e l'eccitazione del rischio, con un buon 🍽️ piatto tutto da gustare 😛 come questo avrebbe di ché soddisfare i suoi inconfessabili appetiti...
*******ura Uomo
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È piaciuta anche a la similitudine con lo squalo, crea un effetto molto eccitante. Inoltre su questo tema si potrebbe sviluppare il gioco moltissimo.
*******fun Donna
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@*******ura @*********ntom
è capitata per caso come metafora, ma il mood era un po' quello e penso che la parte più eccitante sia quel tipo di sensazione da preda in gabbia.

Tratto da una storia vera, non tutto eh, ma in parte.
Ammetto che è una fantasia che mi attira e eccita moltissimo.
Non facile da mettere in pratica perché fa un po' paura.

Sono contenta che vi sia piaciuto ^^
*******ura Uomo
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Citazione di *******fun:
@*******ura @*********ntom
Non facile da mettere in pratica perché fa un po' paura.

Credo che il rischio maggiore sia di non sapere chi si va a coinvolgere e quali intenzioni possa avere.
**********vanza Uomo
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E' un buon racconto, hai sviluppato bene una situazione intrigante.

Non è forse vero che alcune cose ci fanno paura ma questa non è paura della situazione in se, non è paura di quello che noi stessi potremmo fare ( e che in realtà vorremmo fare).
Queste situazioni ci fanno paura perché abbiamo il terrore della nostra stessa eccitazione, che sentiamo già fortissima anche solo pensandoci, è paura del nostro stesso piacere mentale, che già pregustiamo solo immaginando e che temiamo ci farebbe perdere totalmente il controllo. Forse ci farebbe perdere anche la nostra consueta identità.
Ci fanno paura e ci eccitano perché contemporaneamente abbiamo voglia e bisogno di mantenere il controllo di noi stessi ( il nostro se coscente ) ma abbiamo anche voglia e necessità di lasciarci andare a qualcosa altro, che già sta dentro di noi, in fondo e che spinge, scalcia, si agita. Per venire finalmente nel reale.

O forse no ? *ggg* *hutab*
*******fun Donna
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@*******ura è quello il punto. Non sai mai chi c'è dall'altra parte e per quanto la dose di rischio si eccitante... a volte è meglio evitare prendersi un tale rischio.

@**********vanza grazie ^^
Della mia eccitazione non ho timore, ma di cosa potrebbe fare un perfetto sconosciuto sì.
Diciamo che ci sono giochi e giochi, situazioni e situazioni. Quando c'è di mezzo qualcun di ignaro è un terno all'otto e non so quanto ne valga la pena. Al più, in alternativa, magari è meglio fare un gioco d ruolo dove un terzi si finge sconosciuto.
**********vanza Uomo
110 Post
@*******fun a te ^^
il mio era un discorso generale, sui legame umano tra la paura e l'eccitazione, non riferito per forza a te ( o a me).

Perché, in un modo o nell'altro, secondo me, questo legame esiste.

Invece la fantasia ( estremamente eccitante ) di coinvolgere un/a terzo/a totalmente ignaro/a in un gioco erotico è comune a molte persone. Questo probabilmente per l'ovvio motivo che è ( o che sarebbe ) una situazione imprevedibile, quindi è qualcosa di "pauroso" e per questo eccitante. Proprio come dici tu, mi sembra.

Sono d’accordo che, per realizzare in pratica questa fantasia ( ed anche magari altre, tipo fantasie di "stupro" o di "non consenso" ecc. ecc. ) in modo migliore è esattamente preparare un gioco di ruolo dove tutti i partecipanti recitano ( "fanno finta" ) una "parte". Ed in questo caso, essi giocano il ruolo di essere due sconosciuti che si incontrano per la prima volta e poi succede che .... ( aggiungere imprevedibilità e sorpresa ) ... ecc ecc ..
TI confesso che anche io trovo mentalmente ( e fisicamente) eccitante una situazione del genere ( ossia facciamo che sia due sconosciuti e poi ... ). Se è fatta con le persone giuste e nei giusti modi ho trovato che è anche molto soddisfacente per me.
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