Il pertugio

*******ura Uomo
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Il pertugio
Qualche mio verso scritto in un momento di relax, rincorrendo le suggestioni maledette di Verlaine.

Il pertugio

È il dentro del fuori,
dove ribolle la lava
nascosta nel brivido.

È il freddo che brucia
lo scavo affamato di
bava seminale.

Di latte che le labbra
non contengono, che
i seni disdegnano.

È gravità di epidermidi
attratte nello schianto
dell’orizzonte graffiato

Del gemito senz’aria.
scavato dal sangue
caldo di tempesta.

È nascondiglio dove
trovarsi, adescati da
una pulsione contratta.
*********ntom Uomo
917 Post
È molto evocativa. E direi anche alquanto eccitante, benché forse in un modo un po' morboso e inquietante, più che di puro e sereno godimento, non è vero? E certo lo si capisce se l'ispirazione è Verlaine... (io cerco di evitare di rifarmi direttamente a certi alti modelli, perché poi il confronto è impari...)
*******ura Uomo
201 Post
Creatore argomento Moderatore del gruppo 
Citazione di *********ntom:
È molto evocativa. E direi anche alquanto eccitante, benché forse in un modo un po' morboso e inquietante, più che di puro e sereno godimento, non è vero? E certo lo si capisce se l'ispirazione è Verlaine... (io cerco di evitare di rifarmi direttamente a certi alti modelli, perché poi il confronto è impari...)
Ovviamente quando uso questi riferimenti non è mai da un punto di vista qualitativo. Ma per giustificare l'uso di un certo simbolismo abbinato con dei versi liberi ma con una regolarità "a orecchio".
È un modo più facile di scrivere quando si è su un treno con il cellulare.

Riguardo il contenuto ho cercato di restituire una certa ruvidità che ogni rapporto anale in qualche modo contiene.
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