CONDANNA

CONDANNA
La mia solitudine è palpabile
come goccia ghiacciata sulla pelle,
grandine che ferisce e punisce,
quale peccato non saprei.
Peccato appoggiato alle labbra
rosse di ciliegie e morsi e baci,
peccato graffiato sul cuore
solchi scavati da parole taciute
Fosse il peccato miele,
che lento cola sul petto,
ci ronzerei intorno
come giovane ape regina
Fosse il peccato vino,
che frizzante bagna la gola,
mi tufferei nel tino
a cercare l'oblio negato
Fosse il peccato pane,
che caldo sazia la fame,
divorerei il tuo corpo
si da averti per sempre con me.
Sempre stupende parole in frasi fantastiche e profonde! La tua tristezza è palpabile come chiare sono le tue parole!
*********ntom Uomo
917 Post
È davvero molto bella questa. Sensazioni rese con immagini metaforiche... musicalità dei versi, anche se liberi, nella reiterazione di espressioni relative al peccato...e direi anche che alla fine svuoti il termine peccato di ogni connotazione negativa che viene comunemente associata a questa parola... Mi piace davvero molto. *bravo* Bravissima.
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