SESSIONE

SESSIONE
Restai,
come belva accucciata nell'ombra,
in attesa di un tuo gesto, un cenno,
abbeverandomi alla tua voce calda
come il branco fa alla pozza d'acqua.
Ascoltai,
tutti i suoni che non potevo vedere,
il tintinnio della catena in agguato
e la perversione scivolare come seta
ad ogni corda che toccava la mia pelle
Amai,
ogni nota che uscì dalla mia bocca
e ogni respiro che uscì dal tuo petto
così come Eva amò il serpente,
come Maria Maddalena il peccato.
*******fun Donna
956 Post
Wow
Intensa
*******ura Uomo
201 Post
Moderatore del gruppo 
Interessante. Vi ho trovato alcune immagini incisive che immergono nell'atmosfera di una sessione.
Una riflessione tecnica: c'è un incastro particolare tra le similitudini e la reiterazione del "come", tanto da renderlo un tratto semantico e dunque un'anafora. Questo intreccio forse disinnesca il rischio di un uso scolastico delle metafore.
In sintesi mi sembra una poesia con un struttura efficace.
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