LA FESTA DI BENTORNATO
Da qualche tempo LEI è inquieta, sarà l'estate, finalmente arrivata, o lo stress di un anno di lavoro, fatto è che si ritrova spesso con la fighetta bagnata e pensieri perversi in testa e anche se le mani toccano e titillano come il migliore degli amanti, il sollievo è di breve durata. Ad aggravare il tutto LUI non c'è, è via per lavoro e gli sporadici amanti che LEI decide di incontrare raramente sono alla sua altezza,dovrà distrarsi inventando qualcosa per quando torna.
" ECCO COSA FARÒ" esclama una mattina, svegliandosi da uno di quei sogni che ecciterebbero anche le pietre.
Un giardino, una grande tenda, all' interno è quasi buio, unica illuminazione una miriade di candele sparse in giro che rilasciano un inebriante profumo che sa di spezie, tappeti, sembra di entrare in una tenda berbera.
All'ingresso LUI viene accolto da uno schiavo, nudo, con al collo uno spesso collare borchiato, il piccolo cazzetto ingabbiato, in bocca una ball gag e dal culo spunta una lunga coda nera, si inginocchia ai piedi del padrone, gli toglie delicatamente le scarpe e gli pulisce i piedi con la lingua. Da dove si trova LUI non può vederla ma riconosce il profumo della sua pelle, il respiro eccitato e mentre lo schiavo lo guida verso un lettino per massaggi, la vede, al centro della tenda, legata a un palo, le braccia alte sopra la testa, nuda ma coperta da un leggerissimo velo nero, bendata.
La reazione è immediata e il cazzo diventa di marmo mentre pensa a quello che vuole farle
ma non andrà come crede perché uno alla volta ecco arrivare gli ospiti, già nudi, già col cazzo duro ( ci hanno pensato un paio di schiave che sono all'esterno della tenda ), uno alla volta fino a essere dieci, tutti infoiati e pronti a riempire i buchi della Lady.
Come LUI capisce il gioco, scende dal lettino e le strappa di dosso il velo che la ricopre, le allarga le gambe e saggia quanto è bagnata entrando senza complimenti e allargandole la figa con la mano fino a farla urlare di piacere poi si rivolge ai bull che stanno guardando menandosi il cazzo " LA TROIA È PRONTA, PRENDETELA " si accomoda su una poltroncina e, fattosi portare le schiave che sono all'esterno, si fa succhiare il cazzo mentre si appresta a godersi lo spettacolo.
LEI è ancora legata al palo, qualcuno le alza le gambe e le lecca sapientemente la figa mentre un'altra bocca è sul seno a succhiare e mordere avidamente strappandole gemiti ora di piacere e ora di dolore, un dito si infila nel culo poi diventano due, il proprietario di quelle dita sicuramente si divertirà a sfondarglielo, LEI conosce bene gli amanti dell'anal.
Ora la slegano così può mettersi in ginocchio e succhiare i cazzi che le vengono presentati, qualcuno le afferra i capelli e le spinge la testa così da arrivare fino in gola, un altro porta una sedia, ci si siede e in un attimo la bocca di LEI è piena della sua carne dura, ora è nella posizione giusta per essere montata e dieci cazzi si alternano tra figa, culo e bocca fino a farle venire le lacrime agli occhi per il tanto godere, fino a quando LUI le ordina di stendersi a terra e invita i dieci bull a sborrarle addosso e non ci mettono molto a schizzarla dappertutto, quindi LUI ordina alle schiave di ripulirla, di leccarla e intanto si mena il cazzo che scoppia, ora vuole godere, le mette la mano nella figa el nel contempo la incula facendosi una sega attraverso la sottile parete fino a svuotarsi completamente nel suo culo.
LEI resta a quattro zampe, ubriaca di tanto godere non si muove, lo schiavo prontamente e golosamente lecca ciò che cola dal suo culo,
LUI, steso davanti a LEI e comodamente appoggiato a dei cuscini, si fa pulire il cazzo
dedicandole un ultimo " SEI UNA TROIA FANTASTICA,"