LA CAMERA

LA CAMERA
L'aveva conosciuto su una chat e quasi per caso erano presto finiti a parlare di sesso, ma in modo molto leggero, senza malizia,
" cosa ti piace, lo fai spesso" cose così,
poi un sabato lui l'aveva invitata a cena, a casa sua, per farle vedere quanto era bravo e cosa......gli piaceva, quella sera nessuno dei due avrebbe rinunciato al dolce.
Nel prepararsi lei non aveva trascurato nessun dettaglio, unghie perfette, laccate di rosso, non troppo lunghe, adatte a un graffio leggero, i capelli rossi lasciati scendere un po' selvaggi sulle spalle nude, la pelle morbidissima grazie all'olio di mandorle.
L'abito nero era in voile, trasparente, ogni movimento disegnava nuove forme sul suo corpo, sotto, una sottoveste in maglina aderentissima. I sandali neri, borchiati, un po' aggressivi ma non troppo alti per non risultare scomodi. E sotto il vestito... niente
Alle 18, puntualissima, suonò il campanello e lui le aprí, fasciato in un paio di jeans neri e una t-shirt dello stesso colore, al collo un cordoncino con un ciondolo, il triskele.
Nel piccolo corridoio d' ingresso lei notò subito la barra d'acciaio tra i due muri, lui vide dove andava il suo sguardo e sorridendo le disse " se vuoi te la faccio provare ma ora vieni che beviamo un aperitivo"
Ricominciarono a parlare come loro abitudine solo che ora non c'erano due tastiere tra loro e lui accarezzava con gli occhi la sua pelle nuda mentre lei bruciava al passaggio di quello sguardo, poi lui si alzò e, preso qualcosa da una mensola,, andò alle sue spalle e le coprì gli occhi, la fece alzare e la guidò gentilmente in un punto preciso della casa, sotto la barra d'acciaio. Le tolse il vestito lasciandola con la sola sottoveste.
Le legò le mani e nel mentre le spiegava quello che stava facendo sussurrando le parole sulla pelle, le alzò le braccia passando la corda nell'anello che pendeva dalla barra e approfittò della sua gola inerme per darle dei piccoli morsi e strapparle qualche sospiro.
Se ci fosse stato uno spettatore avrebbe intitolato la scena L'ATTESA.
Prosegui muovendo sapientemente le mani su di lei, facendo scorrere la corda, stringendola un po', un nodo via l'altro e sempre parlando a un respiro dal suo corpo, quando alla fine fu soddisfatto fotografò la sua opera poi improvvisamente le allargò le gambe e si impossessò del suo sesso, bagnato, pronto ad accogliere la sua mano, a farsi aprire oscenamente. Non ebbe pietà di lei, non si fece irretire dai suoi lamenti, sapeva che erano di piacere e lasciò che urlasse il suo godimento inebriandosi dell'odore dei suoi umori e facendosi bagnare dalla dolce acqua che usciva dal suo corpo.
Appena la slegò lei protese le mani per toccarlo ma lui si negò, allontanando il bacino dandole un buffetto sulla guancia come fosse una bambina.
• hai fame ? - le chiese sorridendo,
• no grazie, ma berrei volentieri un caffè -
Andarono in cucina e, fatto il caffè, lui mise le tazzine sul tavolo, prese le sigarette e si sedette, quando anche lei fece per sedersi la fermò - no, stai in piedi, voglio guardarti. Ecco, assapora il caffè come fosse nettare degli dei, buono vero ? Vieni qui, ne hai una goccia sulle labbra -
e nel dirlo la leccò via mentre le mani afferravano i glutei in una morsa imperiosa.
• vai, cammina, voglio vedere il tuo culo muoversi sotto quello straccetto, si lascia che salga, è un bello spettacolo. Ora vieni qui e inginocchiati davanti a me -
Lei si ritrovò davanti la sua erezione e la sua bocca se ne impossessò con avidità, leccando e succhiando mentre lui le teneva strettamente le braccia dietro la schiena e con l'altra mano le spingeva la testa perché prendesse più a fondo l'enorme fallo, giù fino in gola.
Poi in un attimo tutto cambiò, lui la sbatté sul tavolo a pancia in giù e la penetrò con forza strappandole un grido e poi un altro e un altro ancora fino a trasformarsi nella parola godo.
Non era certo finita lì, c'era l'altro ingresso da esplorare e ci entrò senza bussare, con appena un po' più di calma ma sempre aprendosi la strada con decisione, sul viso puro godimento
mentre veniva avvolto dalla morbida carne di lei.
Quando il pavimento divenne scivoloso da tanto squirt lui si fermò
- ora mangiamo, in fondo ti avevo invitato a cena -
Lei sgranò gli occhi in una muta domanda
• ci sarà tempo per il mio godimento, ora è quasi mezzanotte e ho fame, abbiamo ancora tutta la notte davanti -
Ripresero a chiacchierare tra un boccone e l'altro, a ridere e scherzare fino a farsi andare di traverso il cibo, poi ci fu il caffè ed infine lui la prese per mano e la portò in camera dicendole che aveva voglia del dolce, si spogliò e disse a lei di fare altrettanto, si stese sul letto e le disse di mettersi su di lui, la figa sul suo viso, il cazzo nella bocca di lei Quel dolce durò almeno un'ora ed in quel tempo lei perse la concentrazione molte volte e gli diede tutto il miele che aveva in corpo mentre lui a momenti spingeva così a fondo da strozzarla.....ma non le regalò il suo seme.
La notte era ancora lunga ma le ore si stavano facendo piccole e lui la invitò ad addormentarsi sul suo petto, lei non voleva perché non le sembrava giusto che lui non avesse dato sfogo alla sua voglia ma quando glielo disse lui si mise a ridere
• ma davvero pensi che in tutto questo tempo io non abbia goduto ? Io ho goduto ogni tuo orgasmo, ogni tua goccia, ogni tuo lamento,
Come avrei potuto altrimenti rimanere duro per 8 ore ? Non uso pillole miracolose -
• ci credo, il miracolo sei tu - gli rispose e si addormentò
Verso le sei sentì la sua eccitazione premuta alla sua porta, la mano sinistra che accarezzava clito e la destra che pizzicava un capezzolo fino a farle scendere le lacrime, poi lui la girò e le fu dentro facendola svegliare dalla sua stessa voce che gridava
- Dio godo ! -
Poi con la stessa foga si spostò e le scopò la bocca, forte, senza pietà, fino in fondo alla gola, fino a svuotarsi in lei e farle ingoiare tutta la sua voglia.
Solo a questo punto si alzò e spense la webcam, solo a questo punto lo spettatore dall'altro lato dello schermo lasciò la sua poltroncina.
*********ntom Uomo
917 Post
Brava, mi piaci moltissimo quando sei così lussuriosa e perversa...e il finale è un tocco di classe inatteso che il gioco di parole, pur presente fin dal titolo, non lasciava presagire. Sei una bravissima scrittrice. Immagino sia anche perché descrivi cose che ti piace fare, vero?
Grazie KnightPhantom
tanti dei miei racconti sono autobiografici anche se non tutti
**********atore Uomo
131 Post
Complimenti, le scene sono molto nitide ed intense!
*******ura Uomo
201 Post
Moderatore del gruppo 
Intrigante.
Visto che ti piace scrivere mi permetto qualche suggerimento: rendere nel racconto i pensieri e le sensazioni dei protagonisti. Ad esempio la prima volta che si trovano faccia a faccia è un ottimo momento per mandare dei feedback al lettore, questo può creare più empatia nella lettura. Ovviamente si può fare in modo leggero, senza appesantire il racconto con spiegoni o flussi di pensieri. Basta inserire dei dettagli come uno sguardo, il mordersi il labbro o simili... Così da rimanere fedeli al moderno "show don't tell" e mantenere agile la scrittura.
Grazie comunque per condividere i tuoi testi. *blumenschenk*
Luceoscura,
ti ringrazio tantissimo dei suggerimenti, cercherò di metterli in pratica 🌹
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