VERE AMICHE

VERE AMICHE
Cosa fai domenica, vieni al mare ? - le chiese Isabella distogliendo lo sguardo dal culo scolpito dello splendido esemplare di sesso maschile che camminava davanti a loro.
Anche Patrizia abbandonò quella visione per voltarsi verso l'amica - non so - le rispose - vediamo se mi chiama Marco -
• Ma non sei stufa di stare sempre lì ad aspettare che ti chiami ? Non è mica l'unico uomo sulla terra ! - ribatté Isabella
• Che non sia l'unico lo so - le rispose Patrizia allungando il passo e toccando "inavvertitamente" lo splendido lato b davanti a lei - se ce ne sia uno alla sua altezza invece è ancora da capire -
Il felino bipede si bloccò di colpo e si girò ritrovandosi le mani delle due amiche all'altezza della cerniera dei jeans e le tette ben appoggiate al suo torace
• Signore attente ! potreste cadere su qualcosa di duro e farvi male. Non mi sembra sia successo in questo momento ma ad ogni buon conto vi lascio il mio numero per rimediare a eventuali danni - e detto ciò diede loro un biglietto da visita e se ne andò.
Le due amiche rimaste senza parole, si sedettero al tavolino di un bar e copiarono il numero sui rispettivi telefoni
• Lo chiamiamo la prossima settimana - disse Isabella
• Si, appena so il giorno che mi devo vedere con Marco - rispose l'amica
• Eccheppalle ! Esclamò Isa, che avrà mai di così speciale ? -
• Facciamo così - rispose Patrizia - la prima volta che lo incontro vieni anche tu, così ti rendi conto -
Due giorni dopo rcevette il messaggio tanto atteso - Domani andiamo alla spa -
Si attivò immediatamente, chiamò Isabella e si trovarono di li a poco per farsi reciprocamente la ceretta e tra uno strap e l'altro si dedicarono a qualche esplorazione più approfondita, poi tolto anche il più piccolo pelo ed ogni traccia di cera si accarezzarono con un olio speciale che avrebbe reso i loro frutti vellutati come pesche
Continuarono a coccolarsi l'una con l'altra per tutto il pomeriggio, lo scrub, i massaggi e baci e carezze e poi la piega e ancora la lingua in bocca e le dita infilate dappertutto.
La mattina dopo si presentarono insieme all'appuntamento e allo sguardo interrogativo di lui Patrizia rispose - in spa non saremo comunque soli e Isabella era curiosa di conoscerti, spero non ti dispiaccia -
• Assolutamente no - rispose lui , e nell'atto di presentarsi allungò la mano ma invece che stringere quella che gli porgeva Isabella le afferrò un gluteo per saggiarne la consistenza e voltatosi verso la sua amante le disse
• mi hai portato carne di prima scelta, brava -
Isabella era inorridita dall'atteggiamento maschilista di lui ma si accorse di essere già bagnata, eccitata dalla sua sicurezza maschia.
Durante il tragitto scopri anche un uomo galante, colto, ironico, cominciò un po' a capire l'amica ed anche a invidiarla perché mentre lui guidava si era chinata a succhiare il suo splendido e lucido fallo, che Isabella, sebbene l'avesse solo intravisto prima che sparisse nella bocca dell'amica, già immaginava ben infilato tra le sue cosce
Arrivati in spa per prima cosa andarono nell'idromassaggio e lui dedicò la mano destra a una e la sinistra all'altra e come un pianista suonò con maestria entrambe, strappando ora i toni più gravi, ora le note più acute, i singoli presenti, richiamati dalla musica, si fecero vicino e a un cenno di assenso di Marco sollevarono le due donne e fattele stendere a bordo vasca presero a fistarle.
Seguirono una sauna e dieci minuti di relax poi lui si spostò sul lettino da massaggio e le invitò a occuparsi di lui, le mani scorrevano sulla sua pelle unta dandogli magnifiche sensazioni e facendogli indurire il cazzo , era arrivato il momento di spostarsi su un letto, le fece mettere a quattro zampe, il culo bene in vista e cominciò a infilare ora un buco ora l'altro, ora una ora l'altra, mai sazio del loro godimento, mai pago del suo, quando decise di riposare si stese tra le due donne facendole rimanere in posizione e invitando la decina di spettatori che si erano riuniti nella stanza ad approfittarne. Passò una buona ora prima che si decidesse a dissetarle, le labbra tumefatte e le fighe aperte le ragazze si accasciarono stanche e soddisfatte ma lui le guardò sorridendo, il pomeriggio non era finito lì.
Le lasciò riposare un'oretta, un buon calice di vino rosso, quattro chiacchiere davanti a un grande caminetto, poi scambiò uno sguardo d'intesa con Patrizia, presero per mano Isabella e la condussero in una stanza scura, la bendarono e la legarono a una croce di legno, i seni protesi verso di loro. Patrizia si inginocchiò ai piedi dell'amica, la testa tra le sue gambe e strappandole mugolii e lamenti la portò in un'altra dimensione, la svegliò una staffilata improvvisa, un bruciore insopportabile al seno e la risata soddisfatta di Marco. Isabella voleva dire di no, di slegarla ma poi i denti di Patrizia sul capezzolo sinistro le strapparono un urlo di dolore misto a piacere che la indusse a dire - Ancora -
E ancora fu, mentre il frustino si abbatteva sulle sue labbra nascoste e i denti mordevano i seni e poi era la frusta a mordere il seno e la bocca a bere i suoi succhi.
Isabella non aveva mai provato sensazioni così forti, quella voglia di dire basta e quel bisogno di chiedere ancora, l'orgasmo arrivò devastante e capì che da quel giorno anche lei avrebbe aspettato il prossimo incontro.
*********ntom Uomo
917 Post
Che bello avere amiche così generose da condividere con te i piaceri della vita ...con questi ultimi racconti mi stai facendo eccitare molto... Però forse in qualche passaggio ci potresti regalare anche un po' di dettagli in più. Come quando hai scritto solo "presero a fistarle". Vorrei sapere quanti erano su di loro, quante mani hanno infilato e dove di preciso... Così ci faresti vedere e sentire meglio la scena, perché penso sarà durata un po', anche se capisco che non era quella che ti interessava raccontare di più. Nel finale invece fai venir voglia d'essere torturati e frustati, (anche a chi ha dei gusti diversi, credo), facendoci immedesimare nella vittima di questo piacere perverso...E non era poi una cosa così facile da ottenere...
Eccoti accontentato KnightPhantom

Cosa fai domenica, vieni al mare ? - le chiese Isabella distogliendo lo sguardo dal culo scolpito dello splendido esemplare di sesso maschile che camminava davanti a loro.
Anche Patrizia abbandonò quella visione per voltarsi verso l'amica - non so - le rispose - vediamo se mi chiama Marco -
• Ma non sei stufa di stare sempre lì ad aspettare che ti chiami ? Non è mica l'unico uomo sulla terra ! - ribatté Isabella
• Che non sia l'unico lo so - le rispose Patrizia allungando il passo e toccando "inavvertitamente" lo splendido lato b davanti a lei - se ce ne sia uno alla sua altezza invece è ancora da capire -
Il felino bipede si bloccò di colpo e si girò ritrovandosi le mani delle due amiche all'altezza della cerniera dei jeans e le tette ben appoggiate al suo torace
• Signore attente ! potreste cadere su qualcosa di duro e farvi male. Non mi sembra sia successo in questo momento ma ad ogni buon conto vi lascio il mio numero per rimediare a eventuali danni - e detto ciò diede loro un biglietto da visita e se ne andò.
Le due amiche rimaste senza parole, si sedettero al tavolino di un bar e copiarono il numero sui rispettivi telefoni
• Lo chiamiamo la prossima settimana - disse Isabella
• Si, appena so il giorno che mi devo vedere con Marco - rispose l'amica
• Eccheppalle ! Esclamò Isa, che avrà mai di così speciale ? -
• Facciamo così - rispose Patrizia - la prima volta che lo incontro vieni anche tu, così ti rendi conto -
Due giorni dopo rcevette il messaggio tanto atteso - Domani andiamo alla spa -
Si attivò immediatamente, chiamò Isabella e si trovarono di li a poco per farsi reciprocamente la ceretta e tra uno strap e l'altro si dedicarono a qualche esplorazione più approfondita, poi tolto anche il più piccolo pelo ed ogni traccia di cera si accarezzarono con un olio speciale che avrebbe reso i loro frutti vellutati come pesche
Continuarono a coccolarsi l'una con l'altra per tutto il pomeriggio, lo scrub, i massaggi e baci e carezze e poi la piega e ancora la lingua in bocca e le dita infilate dappertutto.
La mattina dopo si presentarono insieme all'appuntamento e allo sguardo interrogativo di lui Patrizia rispose - in spa non saremo comunque soli e Isabella era curiosa di conoscerti, spero non ti dispiaccia -
• Assolutamente no - rispose lui , e nell'atto di presentarsi allungò la mano ma invece che stringere quella che gli porgeva Isabella le afferrò un gluteo per saggiarne la consistenza e voltatosi verso la sua amante le disse
• mi hai portato carne di prima scelta, brava -
Isabella era inorridita dall'atteggiamento maschilista di lui ma si accorse di essere già bagnata, eccitata dalla sua sicurezza maschia.
Durante il tragitto scopri anche un uomo galante, colto, ironico, cominciò un po' a capire l'amica ed anche a invidiarla perché mentre lui guidava si era chinata a succhiare il suo splendido e lucido fallo, che Isabella, sebbene l'avesse solo intravisto prima che sparisse nella bocca dell'amica, già immaginava ben infilato tra le sue cosce
Arrivati in spa per prima cosa andarono nell'idromassaggio e lui dedicò la mano destra a una e la sinistra all'altra e come un pianista suonò con maestria entrambe, strappando ora i toni più gravi, ora le note più acute, i singoli presenti, richiamati dalla musica, si fecero vicino e a un cenno di assenso di Marco sollevarono le due donne e fattele stendere a bordo vasca presero a fistarle. Le dita di otto mani si insinuarono tra le pieghe dei loro sessi, muovendosi senza sosta, allargando i già generosi ingressi che tra sospiri e lamenti si aprirono fino ad accogliere un'intera mano ed inghiottirla nell'umida caverna, altre dita, altre mani, cercavano le piccole porte sul retro, forzando per allargare e godere della morbida carne all'interno.
Seguirono una sauna e dieci minuti di relax poi lui si spostò sul lettino da massaggio e le invitò a occuparsi di lui, le mani scorrevano sulla sua pelle unta dandogli magnifiche sensazioni e facendogli indurire il cazzo , era arrivato il momento di spostarsi su un letto, le fece mettere a quattro zampe, il culo bene in vista e cominciò a infilare ora un buco ora l'altro, ora una ora l'altra, mai sazio del loro godimento, mai pago del suo, quando decise di riposare si stese tra le due donne facendole rimanere in posizione e invitando la decina di spettatori che si erano riuniti nella stanza ad approfittarne. Passò una buona ora prima che si decidesse a dissetarle, le labbra tumefatte e le fighe aperte le ragazze si accasciarono stanche e soddisfatte ma lui le guardò sorridendo, il pomeriggio non era finito lì.
Le lasciò riposare un'oretta, un buon calice di vino rosso, quattro chiacchiere davanti a un grande caminetto, poi scambiò uno sguardo d'intesa con Patrizia, presero per mano Isabella e la condussero in una stanza scura, la bendarono e la legarono a una croce di legno, i seni protesi verso di loro. Patrizia si inginocchiò ai piedi dell'amica, la testa tra le sue gambe e strappandole mugolii e lamenti la portò in un'altra dimensione, la svegliò una staffilata improvvisa, un bruciore insopportabile al seno e la risata soddisfatta di Marco. Isabella voleva dire di no, di slegarla ma poi i denti di Patrizia sul capezzolo sinistro le strapparono un urlo di dolore misto a piacere che la indusse a dire - Ancora -
E ancora fu, mentre il frustino si abbatteva sulle sue labbra nascoste e i denti mordevano i seni e poi era la frusta a mordere il seno e la bocca a bere i suoi succhi.
Isabella non aveva mai provato sensazioni così forti, quella voglia di dire basta e quel bisogno di chiedere ancora, l'orgasmo arrivò devastante e capì che da quel giorno anche lei avrebbe aspettato il prossimo incontro.
*********ntom Uomo
917 Post
Meraviglioso... grazie cara, sei davvero gentile...e tu lo sai che voglie mi stai facendo venire così...😜 *fisting* *bravo*
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