Le strane notti di Mr.Kropoktin: Cap.1 -Il Pisello ritrovato

Alla data convenuta ero già in viaggio, l’aria della sera era fresca, si sentiva l’odore provenire dai finestrini, il sole stava tramontando, arrivai al palazzo del Balì che era già sera, le luci del giorno si andavano spegnendo e quel vecchio palazzo settecentesco in mattoni con scalinata all’inglese aveva un che di sinistro, scesi dalla macchina e appoggiandomi alla fiancata della stessa aspettai, nonostante fossi vestito con un jeans e una camicia nera leggera, sentivo caldo, l’aria era umida e una goccia di sudore scese dalla mia fronte fino a raggiungere il mio capezzolo.
Aspettai minuto dopo minuto, passo mezz’ora.

Non succedeva niente accidenti! Lo sapevo era una fregatura!

Deluso passeggiai percorrendo il prato fino ad avvicinarmi al portone centrale, quello sotto la scalinata dove probabilmente prima stavano le stalle. Improvvisamente una mano da dietro, come si fosse materializzata dal nulla entrò prepotentemente dentro la mia camicia parzialmente aperta, le dita sottili e lisce mi accarezzarono il petto e una bocca sfioro le mie orecchie dicendomi:

“non ti muovere, non fiatare, non respirare nemmeno altrimenti tutto questo sparirà..”

Sentivo il calore di quel respiro, e quella voce sensuale, quasi un sussurro, quella carezza leggera e quelle labbra morbide che mi sfioravano eccitandomi..una spinta, e si aprì lentamente il portone centrale, una luce forte mi illuminò accecandomi temporaneamente, tutto iniziò a girare, sentì una risata femminile che sottile, leggera e divertita disse:

“Buon viaggio Giorgio…”

La luce mi avvolse e persi i sensi.

Mi svegliai in una stanza bianca, tutto era bianco e le linee che demarcavano le normali tre dimensioni erano distorte tanto da confondersi, improvvisamente apparvero diverse figure maschili, ognuna con le sue movenze e le sue caratteristiche, figure maschili apparentemente senza difetti ma prive di espressione, mentre sfilavano, una voce fuori campo mi chiese:

“In questo mondo tutti rinasciamo con un nuovo nome, un nuovo corpo, che potrai modellare secondo le tue esigenze e i tuoi desideri, scegline uno e modellalo! La materia in questo spazio ha un unico limite: quello della nostra immaginazione, scegli dunque!”

Esitai pensando di esser pazzo, ma quei corpi mi attiravano, l’idea di possederli e di farne ciò che volevo mi dava una sensazione nuova, del tutto inaspettata, che cancellava ed azzerava la paura e lo stupore iniziali;

scelsi il corpo di un ragazzo dai capelli rossi come i miei e il nome di un vecchio rivoluzionario anarchico, il nome era Kropoktin, il nome di un ribelle, di uno scontento, il nome di qualcuno che voleva rivoluzionare la propria vita, esattamente come me, ora.
Il mio avatar aveva una corporatura magra, asciutta e atletica, poi apparve un pannello a mezz’aria e regolai muscolatura, non troppo esagerata ma armoniosa, pelle, rigorosamente chiara, un po’ di pancia lievemente accennata, e peluria non troppa ma visibile, e mi guardai soddisfatto, abbassai lo sguardo e..con mia sorpresa non avevo più l’uccello!

“che cosa mi avete fatto, delinquenti! Dov’è il mio cazzo!”

dissi con gli occhi grandi che avevo modellato, verdi e decisi, occhi fuori dalle orbite,
una voce meccanica mi disse:

“il pene non è compreso nel KIT di base e va acquistato a parte”

“e che cazzo! Lo sapevo che era una fregatura!” - dissi in modo concitato
“cosa ci faccio in questo mondo senza uccello, almeno ridatemi il mio! Io me ne voglio andare!”

Ma una voce femminile fuori campo, la stessa che aveva sussurrato al mio orecchio mi disse:

“Calmati! hai già un portafoglio di base e poi..ci aggiungo qualcosa io..voglio giocare con te, stasera rilassati e scegli il tuo cazzo, sceglilo bene però, perché verrà il giorno che dovrai ripagare il tuo debito, se accetti, quando ti chiederò di fare qualcosa per me, non potrai rifiutarti! Fallo, e non uscirai mai più da qui!”

La voce non era più dolce e sensuale ma secca e decisa, decisa ad ottenere quello che voleva, una parte della mia libertà..mi abbandonai al pensiero, non volevo che tutto questo finisse, ormai avevo raggiunto un punto di non ritorno, ormai ero alla ricerca di un piacere a me sconosciuto ma che mi affascinava e mi intrigava, e avevo bisogno di una guida..

“OK,OK! Ci stò, va bene, va bene!”

Gridai con tutta la voce che avevo.

In quel momento apparve il mio portafoglio, era molto ricco, i guadagni di un anno, sorrisi, ero a cavallo, potevo fare ciò che volevo, potevo montare, scopare, fottere chi volevo e come volevo..haaa! che bella cosa essere Kropoktin!

“visualizza catalogo dei Peni!” - Ordinai.

In tuta la stanza apparvero peni di tutte le fatture e dimensioni, con caratteristiche e prezzi diversi, c’erano peni gratis ma legnosi senza la capacita di crescere gradualmente e incapaci di eiaculare, peni “discreti” a tre posizioni “Floscio”, “medio”, “massima eccitazione”, e peni “Super”, personalizzabili, con ottima qualità e quantità di sperma, il prezzo di quest’ultimi, ovviamente, era proibitivo, ben al di sopra delle mie possibilità..
..passai almeno 4 ore a guardare cazzi di tutti i tipi, come non ne avevo mai visti in vita mia, osservando attentamente, quasi a perderci la vista, caratteristiche, venatura, pelle, qualità dello sperma,

Cazzo! Costavano troppo quegli uccelli!

Testardamente continuai, ancora e ancora, fino a che.. ne trovai uno che sembrava perfetto! ben 8 stati, da morbido a durissimo e una qualità dello sperma perfetta, venatura e peluria regolabili, colori cromatici adattabili e armonizzabili al colore del mio nuovo corpo..spesi quasi metà dei soldi, ma lo considerai un investimento ben fatto.

Ora, finalmente ero pronto! e anche lui era pronto! il pisello, il mio nuovo cazzo era stato ritrovato!

Operativo e funzionante, non vedevo l’ora di usarlo.