SOGNO LEI

Antonio 37 anni calabrese, Alessia 34 anni anche lei calabrese, una coppia come tutti. Lui un uomo dalle mille fantasie da fare, lei donna e madre premurosa e grande lavoratrice.
La loro vita per quanto possa sembrare tranquilla nascondeva un malessere che Antonio stava portando da anni nella coppia e cioè che voleva provare qualcosa di nuovo nella sua vita sessuale e cioè un rapporto aperto con sua moglie e un altro uomo. Lei donna dai grandi valori imposti dalla società ed ecclesiastica, e che per lei pensare ad un altro era impossibile e sbagliato, doveva ancora digerire il momento in cui il marito le confidò di avere tendenze cuckold, figuriamoci se poteva mai acconsentire a tale fantasia.
I giorni passavano, Antonio e Alessia avevano una vita sessuale normale, ogni tanto un toys o un vibratore sempre se era in si Alessia, e si andava avanti.
Lui non faceva altro che immaginarla in situazioni da threesome, anche con dei ragazzi di colore, ogni tanto mentre scopavano provava a dirle cose del tipo di immaginarsi altri cazzi oltre al suo, ma lei si incazzava e il sesso si rovinava immediatamente.
Non c erano speranze lei non era e non voleva provare nulla, non si sa se per paura o per cos altro.
Era agosto ed era il compleanno di Alessia e Antonio voleva fare una sorpresa, aveva pensato bene di comprarle dei fiori e portare al suo lavoro poco distante da lei.
Arrivato, apri la porta e non vide sua moglie dietro al bancone.
non sapendo cosa dovesse fare comincio a camminare piano verso le varie porte di altri studi (vuoti) per vedere se fossero in riunione.
Un rumore colpi la sua attenzione e si avvicino per vedere cosa possa essere.
Da sotto la porta fuoriusciva la luce accesa dello studio che era quella del capo.
Apri piano la porta senza bussare.
Alessia era li messa a 90 con la gonna della divisa alzata e il perizzoma accostato mentre il suo capo la sbatteva come Antonio non aveva fatto mai.
Rimase a bocca aperta, incazzato e eccitato da quella situazione, sua moglie era li con faccia appoggiata alla scrivania e con i capelli spettinati mentre il suo capo la stava scopando anche nel culo.
Non riuscì più a trattenersi ed entro esclamando "cosa cazzo state combinando?".
A quell urlo di aiuto di Antonio, i due non si scomposero piu di tanto, anzi, il capo si sposto dal dove stava operando e prese Antonio sotto braccio.
Era un signore di una cera imponenza, altro 1.80 e forse pesava 80kg.
Fece sedere Antonio come se nulla fosse e gli diede ordini molto chiari, guarda e godi.
A quelle parole scatto qualcosa in lui, il cazzo pompava sotto i pantaloni come se volesse uscire fuori ed essere partecipe, ma sapeva che non poteva.
il capo torno da Alessia che non fece una piega in quel moment e la sbatte ancora con la faccia contro mi documenti dell ufficio.
lo guardo e gli9 disse, guarda e impara come si fa godere una troietta casa e chiesa come tua moglie.
Le alzo una gamba e Antonio noto che Alessia portava autoreggenti e una bellissima scarpa con il tacco di colore nero, e come perizoma aveva messo quelle aperte che Lo stesso Antonio le aveva comprato e che lei non metteva perche poco serie.
Inizio a stantuffarla e vide come l espressione di lei cambiava sempre di piu, quel sorrisino da godimento che non aveva mai visto in lei, il lasciarsi andare come non aveva mai fatto con lui dato che era un continuo no cosi oppure cosi mi fai male, lei in quel momento sembrava un altra.
La teneva dalla coda e dai suoi capelli di colore castano chiaro, quasi biodi, e sentivo i fianchi del capo sbattere contro il sedere di mia moglie, quel plac plac costante come se comandasse solo lui se venire oppure no.
Inarcava la schiena come per sentire meglio quel grosso cazzo che il suo capo aveva, a differenza di Antonio che lo aveva sottile e lungo 14cm.
i suo occhi color vedi ogni tanto scomparivano perche chiudeva le palpebre dal troppo godimento.
Antonio non faceva altro che toccarsi il suo cazzetto da fuori i pantaloni, come un comportamento dato dall inezia della situazione.
Intanto il capo stava scopando sua moglie d avanti ai suoi occhi e non poteva fare nulla.
Era cosi eccitato che Antonio venne sporcandosi i pantaloni.
Il capo se ne accorse e disse ad Alessia di guardare suo marito che razza di cornuto eche era che non sapeva neppure trattenersi che si era sporcato come un bambino senza pannolino.
le ordino di andare da lui e pulirlo.
Scese dalla scrivania e ando verso di lui, le abbasso i pantaloni e inizio a leccare lo sperma che aveva sulle mutande.
Non lo degno neppure di uno sguardo, come se fosse un estraneo, faceva solo quello che le piaceva, e in quel momento era lo sperma di suo marito, che in intimita non aveva mai assaggiato.
il capo si avvicino a loro, la prese dai capelli e le mise il cazzo in bocca.
vedeva quelle labbra rosa succhiare, accarezzare la sua grosso capella come se stesse assaggiando una caramella, la devozione del come lo trattava, la faceva sembrare un esperta pompinara.
Mentre glielo succhiava Antonio vide lo sguardo di Alessia e suoi occhi che erano rivolti al capo, come una gattina che vede il suo cibo preferito.
il capo stava per venire e tenne Alessia dalla coda stretto al cazzo per non farla andare via mentre veniva, appena svuotato la sposto e vide alessia ingioiare tutto quello ch lui le lascio in bocca.
Andarono a vestirsi e lui le do un bacio in bocca, prese il portafoglio e le diede dei soldi.
Le auguro i migliori auguri di compleanno e di spendere i suoi soldi come meglio credeva.
Guardo Antonio e le disse, tua moglie qui fara una grande carriere e solo grazie a te e alle tua fantasie di diventare cornuto che adesso lei è cosi, e per questo io e i suoi colleghi ti ringraziamo, e scoppiò in una grossa risata.
Lei si rivesti, prese Antonio dalla mano per portarlo fuori dall ufficio e con un bacio ringrazio Antonio per i fiori e di essere un gran marito cornuto.
Da allora Antonio era sempre invitato in ufficio di sua moglie per guardare come lei sapeva lavorare a stretto contatto con tutti i suoi colleghi, ogni giorno con uno diverso.