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L’arte della verberazione erotica

Approfondimento sul Whipping

Cari esploratori
oggi parliamo di fruste! Strumenti prediletti di tutti gli scenari sadomaso di impact play (gioco di impatto), con particolare riferimento alla verberazione erotica.
La verberazione erotica fonda il suo immaginario nel mondo delle punizioni corporali e delle torture, ma in questo caso la funzione è molto diversa. Nessuno di noi desidera lasciare le persone storpiate nella realtà.
Il fine è chiaramente il piacere ed il dolore può essere uno strumento potentissimo nel perseguire questo nobile intento.
Come è che il dolore si può tradurre in piacere?

La psicologia del dolore

Nel BDSM è il coinvolgimento a rendere eccitanti gesti e situazioni che spesso, se presi da soli, non lo sembrerebbero affatto. Naturalmente non ci si limita solo a questo, ma sussiste una risposta fisica al dolore.
Ricordiamo che durante una fustigazione, i recettori nervosi coinvolti si trovano in una zona erogena. Una parte degli stimoli che li attraversano viene quindi interpretata inconsciamente come piacere, contribuendo all’eccitazione sessuale.

La sensazione di dolore è originata nel cervello generalmente a seguito di impulsi creati dai nocicettori. Anche se siamo abituati a pensare che una frustata provochi semplicemente “dolore”, ciò che viene sperimentato è in realtà la somma di tre fenomeni ben distinti.
• Viene percepito un bruciore superficiale avvertito dai recettori nervosi della pelle
• Un pulsare sordo causato dalla compressione dei tessuti più profondi
• Dopo qualche istante l’intenso calore del sangue che irrora la parte colpita.

Cambiando gli strumenti e la forza con cui vengono impiegati, si influisce in diverso modo su queste tre reazioni, combinandole in molti nuovi stimoli. Su questo si basa l’arte della verberazione.

Guarda il video della Mistress Gratia Plena:

Cosa succede quando questi impulsi arrivano al cervello?

Un importantissimo motivo per cui le pratiche dolorose possono risultare molto piacevoli è legato a un meccanismo fisiologico che si trova alla base di molti giochi estremi.
Il nostro sistema nervoso centrale è dotato di recettori di molecole oppioidi simili per struttura alla morfina. Quando questi vengono stimolati si prova una forte sensazione di benessere e serenità; a differenza delle sostanze stupefacenti, però, le sostanze che si legano ai recettori non vengono dall’esterno, ma sono direttamente prodotte dal nostro stesso organismo. Tali sostanze, chiamate genericamente endorfine, vengono rilasciate da diversi organi in condizioni di particolare intensità, come quando facciamo sesso o proviamo dolore.

Sfatiamo un mito

Non è vero che con le endorfine non si senta più il dolore. Quest’ultimo diventa come “annegato” dal piacere e supera le altre sensazioni.
In generale le endorfine vengono rilasciate ad intervalli, accumuliamo endorfine e poi le rilasciamo, per poi ripartire come in un ciclo.
Purtroppo questi cicli non sono sempre uguali, ma variano a seconda dallo stato d’animo e di salute. Occorre quindi imparare a leggere la persona che a noi si affida, per modellare su di lei quello che stiamo facendo.
Errore comune: avere in mente una dinamica particolare e volerla perseguire esattamente come ci detta la nostra mente e non adattarla alla persona.
Col tempo si possono innescare dei veri e propri trigger, ovvero un sottomesso inizia a produrre endorfine ancora prima di subire qualcosa (come ci insegna Pavlov).
I trigger si possono anche costruire ed è, in parte, quello che a volte capita inconsciamente giocando spesso con una stessa persona. Con un po’ di accortezza e pazienza si possono anche costruire in modo cosciente.

Principali strumenti di verberzione:
Esistono centinai di strumenti diversi con cui sperimentare tutte le sfumature della verberazione erotica. Sono come una tavolozza di colori, con cui dipingere un meraviglioso quadro di sensazioni. L’abilità con cui si mescolano queste sensazioni diverse determinerà il nostro stile.
Come in ogni arte, conoscere gli strumenti ed apprenderne la tecnica è fondamentale per poi potersi esprimere liberamente. L’arte della verberazione, e del bdsm in generale, non fa eccezione.

Quale tipo di effetto può dare uno strumento lo si può capire anche solo osservandolo con un minimo di occhio critico.
La prima cosa da tenere a mente è che a parità di forza del colpo, il tipo di strumento utilizzato determina effetti diversi a seconda di alcune caratteristiche di base:
• Più un oggetto è flessibile, più uniforme sarà l’impatto perché tende a seguire la forma del bersaglio.
• Più è sottile, maggiore sarà la velocità del colpo (per la minore resistenza dell’aria) e più intenso e immediato sarà il dolore avvertito, poiché la forza si scarica su una superficie minore, dando come risultato una maggiore pressione che lascia segni sulla pelle più netti.
• Uno strumento largo tende invece a “scaldare” con un tipo di risposta che si diffonde più lentamente.
• Più è ruvido e più il contatto sarà bruciante, perché aumenta lo strato microscopico di pelle “grattato via” a ogni impatto.

L’arte della verberazione erotica

Mani Le mani sono il primo strumento che tipicamente tutti utilizzano. Lo spanking è un’arte a sé e ha la sua tecnica.

Slapper strumento molto rumoroso e non particolarmente doloroso. Ottimo per scaldare la pelle prima di un gioco più sostenuto, particolarmente adatto per i neofiti.

Strap Striscia di cuoio per fustigazione, molto simile alla classica cintura.

Paddle Tipo lo slapper ma rigido e più cattivo

Tawse Strumento storico di origine scozzese, decisamente doloroso e divertente

Cane Strumento legato alla cosiddetta educazione inglese, ha molte varianti, la più cassica è una bacchetta flessibile in rattan.

Birch Qualsiasi strumento che sia un fascio di oggetti sottili. Ha un impatto superficiale e, volendo, molto doloroso.

Scudiscio Ovvero il classico frustino da equitazione

Quirt Strumento divertentissimo e versatile a doppia lingua con manico rigido o semirigido.

Nerbo di bue Strumento tradizionale italiano realizzato con un pene di toro disseccato e ritorto durante la lavorazione

Flogger Strumento a tante frange ideale per il riscaldamento, ne esistono versioni particolarmente cattive (ad esempio i Florentine)

Gatto a nove code Inventato in ambiente militare, sui vascelli della Royal Navy inglese intorno al 1600, originariamente realizzato con un pezzo di gomena. Era anche chiamato “figlia del capitano”.

Le tre principali tipologie di frusta per il gioco sadomaso

Tutti gli oggetti elencati sinora sono considerati strumenti verberatori, ma chiamarli “fruste” è improprio. Le vere fruste hanno una lacinia sola e sono caratterizzate da una costruzione particolare, con strisce normalmente di pelle o cuoio intrecciate attorno a un’anima più grezza.
Il numero di intrecci dipende dal tipo di pelle usata.

• Signal
• Snake (senza manico)
• Bullwhip (con manico)

La frusta deve schioccare

In generale, la pericolosità maggiore è data dalla parte di colpo che si propaga in profondità.
Se non prestiamo attenzione può propagarsi non solo nei muscoli ma potrebbe coinvolgere anche altri organi, come spesso accade con i reni. Quindi, a seconda dello strumento che utilizziamo, è bene evitare di colpire certe zone particolarmente delicate.
Quando colpiamo qualcuno con un qualsiasi strumento, l’impatto scarica la sua energia in percentuali diverse su una parte superficiale, la parte del colpo che coinvolge la pelle causando arrossamenti e tagli; e una parte profonda, che si propaga nei tessuti interni, tipicamente nei muscoli; il risultato di questa parte è il livido (con conseguente rottura dei vasi sanguigni).

Lo schiocco della frusta è importantissimo non solo a livello psicologico ma soprattutto a livello di meccanica del colpo. Perché se è vero che da una parte il rumore, che è a tutti gli effetti un bang supersonico, ci spaventa creando eccitazione, dall’altra serve anche a scaricare nell’aria parte dell’energia della frusta rendendo così il colpo molto più sopportabile e preciso.
Quindi, se volete frustare bene, imparate prima a fare schioccare le fruste!

E con queste premesse,
auguro a tutti voi una schioccante esplorazione.

Gratia Plena

Sull'autrice:
Gratia Plena è una dominatrice milanese, designer, performer e latex model.
Attiva da dieci anni nella scena BDSM italiana dopo aver spaziato in molti ambienti della sessualità insolita, aiuta le persone a vivere Esperienze uniche e speciali.

Visita il suo sito per saperne di più!




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